Trattenuta Fondo Pensione TFR

Integrare la pensione obbligatoria è possibile grazie all’adesione ai Fondi Pensione per i soggetti assunti con contratto di lavoro subordinato. I lavoratori possono decidere di destinare una quota del proprio TFR allo stesso fondo affinché si continui a godere di un tenore di vita stabile.

Che cos’è e come funziona la trattenuta Fondo Pensione TFR? Per capirlo bisogna ricordare che i fondi pensione integrativi sono particolari strumenti di investimento a capitalizzazione. Per accedere ad un Fondo Pensione chiuso o aperto, si deve investire parte dei propri risparmi in una forma di previdenza complementare.

Per farlo, tuttavia, è indispensabile iniziare a risparmiare, accumulando capitale nel tempo grazie ad una trattenuta al fondo pensione TFR su busta paga.

Per capire meglio scopriamo in questa guida come funziona la trattenuta fondo pensione 0,50%.

Trattenuta Fondo Pensione 0,50%

Per capire come funziona la trattenuta fondo pensione 0,50%, si deve considerare il meccanismo di conferimento del TFR maturando alla previdenza integrativa.

Un lavoratore dipendente, oltre alla retribuzione, ha diritto all’accantonamento del TFR (trattamento di fine rapporto). Il TFR non è altro che quella somma che viene calcolata e sottratta annualmente dagli stipendi di ciascun lavoratore e accantonata dall’azienda.

Una volta cessato il rapporto lavorativo, ogni lavoratore avrà diritto a ricevere quanto sottratto negli anni di versamento dei contributi previdenziali.

Per procedere al calcolo di quanto spetterà all’aderente al fondo pensione si deve considerare ogni retribuzione lorda annua e dividerla per il parametro fisso 13,5.

Per ogni anno si accantona il 7,41% della retribuzione, dalla quale però va sottratta una quota pari allo 0,50% dell’imponibile che serve a finanziare il Fondo di Garanzia dell’INPS. In caso di fallimento aziendale, tale Fondo di Garanzia garantisce al lavoratore pagamento della liquidazione.

Facendo qualche piccolo conto, si capisce che ogni anno l’azienda deve accantonare lo 6,91% della retribuzione percepita dal lavoratore.

Ogni dipendente può decidere se mantenere il TFR in azienda, conferirlo ad uno strumento di previdenza integrativa mediante trattenuta su TFR e, ultima casistica, chiedere il pagamento mensile in busta paga. (Quest’ultima possibilità di farsi corrispondere il TFR in busta paga, in effetti, è stata prevista solo fino al 30 giugno 2018.)

Destinazione TFR in azienda

Già all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro, un lavoratore può optare per la possibilità lasciare il TFR in azienda.

Se l’organico dell’impresa presso la quale si è assunti conta più di 50 dipendenti, le quote di TFR vengono versate mensilmente dal datore di lavoro al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS, con le stesse modalità previste per il versamento dei contributi previdenziali.

Destinazione TFR al Fondo Pensione: perché conviene?

Concentriamoci sulla destinazione del TFR al Fondo Pensione che consente di incrementare l’importo futuro della pensione.

La manovra finanziaria del 2018 e la Legge sulla Concorrenza hanno introdotto due importanti novità per chi decide di destinare una trattenuta al fondo pensione.

Ogni lavoratore può modificare, in ogni momento, la sua decisione iniziale e può destinare una sola volta una parte del proprio TFR al fondo pensione.

Esercitare questa facoltà è, a nostro avviso, assai importante e, dati alla mano, i rendimenti economici spettanti sono assai superiori di quelli previsti per chi opta per la destinazione del TFR in azienda.

I fondi chiusi o negoziali, per un lavoratore dipendente, sono assai più convenienti di quelli aperti: la loro rivalutazione dipende dai risultati della gestione separata, ma a lungo andare è assai remunerativa.

Per completare la valutazione sulla convenienza della trattenuta al fondo TFR, è necessario considerare anche la tassazione.

Per chi decide di lasciare il TFR in azienda viene applicata un’aliquota del 17% sulla rivalutazione del montante accumulato, mentre per il fondo pensione si applica un’aliquota del 20%.

Per chi ricorre a fondi pubblici l’aliquota scende al 12,50%, a fronte di un rendimento sicuro ma assai più esiguo dell’investimento in titoli azionari o di altri asset.

Trattenuta Fondo Pensione TFR: è una scelta conveniente?

Alla luce delle considerazioni esposte in questa guida, possiamo concludere che optare per la destinazione del TFR ad un fondo chiuso è, nostro avviso, l’opzione più conveniente per qualsiasi lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato.

Tra i diversi vantaggi a supporto di ciò ricordiamo:

  • rendimenti economici tendenzialmente più elevati sul montante accumulato,
  • il risparmio fiscale
  • una maggiore flessibilità e versatilità.

Ricordiamo, infine, che la Legge sulla Concorrenza (Legge 124/2017) ha previsto la possibilità di stabilire una percentuale minima da destinare al fondo pensione, lasciando il resto all’azienda.

Per aderire ad entrambe, puoi scaricare il Modello editabile TFR2.

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